Questo set è una parodia di “Aspettando Godot” e, a lavoro ultimato, potremmo decidere di intitolarlo “Aspettando Trenò”. Gli attori (Ana Maria, Yenileidys, Martina ed Osvaldo – sì, qui c’è anche un uomo mostruoso!) stanno aspettando un treno in una surreale (ma esistente!) stazione in mezzo alle risaie della Lomellina che (forse?) non arriverà mai…come Godot, d’altra parte.
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La bellissima modella, Yeni, è “colored”, “nera”, ed in queste foto si mostra, dietro ad un vetro misterioso e con un Avana tra le dita, come fosse una Donna Nera anche nell’anima (ma non è assolutamente vero! In realtà lei è allegra e simpaticissima).
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Linda, questo il nome della modella, comincia ad avere dei dubbi su certe interpretazioni da dare agli scatti, soprattutto quando la MUA le mette in faccia una maschera di plastica da coniglio e quando la comincia a bendare.
Il lavoro, riguardante alcune controverse pagine de “Il Libro dell’Es” di Georg Groddeck*, è stato poi portato in mostra, con successo, ai “Circoli Dinamici”, ex Circolo Bertolt Brecht di Milano.
*Georg Groddeck, discepolo ed ispiratore di Freud (unico riconosciuto ufficialmente da Freud stesso per lo sviluppo psicoanalitico del concetto di Es).
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Questa è solo una parte di una sequenza di foto per una storia tratta da un fatto realmente accaduto.
Una donna, madre di 4 figli e sposa di un agricoltore, dopo una vita di sacrifici, non trovandosi più, decide di gettarsi nel Ticino, dalla sponda novarese. Il fiume delle foto è lo stesso, ma un po’ più a sud.
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